Si tratta del bando regionale relativo alla richiesta di riconoscimento quale “Distretto del Cibo” secondo il Decreto legislativo 18/5/2001 n. 228, come modificato dalla Legge 27 dicembre 2017 n. 205. La scadenza posta è quella del giorno 31/12/2020 alle ore 23:59
I Distretti del Cibo sono definiti come sistemi produttivi territoriali caratterizzati da un fattore aggregante rispetto al sistema produttivo agricolo e agroindustriale, funzionali a perseguire lo sviluppo territoriale, la coesione e l’inclusione sociale, favorire l’integrazione di attività caratterizzate da prossimità territoriale, garantire la sicurezza alimentare, diminuire l’impatto ambientale delle produzioni, ridurre lo spreco alimentare e salvaguardare il territorio e il paesaggio rurale attraverso le attività agricole e agroalimentari.
Il territorio che è riconosciuto come tale può, in futuro, ottenere vantaggi in termini di sinergie e network, possibilità di ottenere finanziamenti e acquisizione di un maggiore appeal anche in termini turistici.
La norma prevede che siano le Regioni e le Province Autonome ad individuare i distretti del cibo, comunicandoli al Ministero delle politiche agricole alimentari forestali, presso il quale è costituito lo specifico Registro nazionale.
Sono oggetto di riconoscimento le diverse tipologie di distretto del cibo, quali sistemi produttivi locali caratterizzati, alternativamente:
- da una elevata concentrazione di piccole e medie imprese agricole e agroalimentari, di cui all’articolo 36, comma 1, della legge 5 ottobre 1991, n. 317;
- da una interrelazione e interdipendenza produttiva delle imprese agricole e agroalimentari, anche a carattere interregionale, nonché da una o più produzioni certificate e tutelate ai sensi della vigente normativa europea, nazionale e regionale;
- dalla significativa presenza, nelle aree urbane e periurbane, di attività agricole volte alla riqualificazione ambientale e sociale;
- dall’interrelazione e dall’integrazione fra attività agricole, in particolare quella di vendita diretta dei prodotti agricoli, e le attività di prossimità di commercializzazione e ristorazione esercitate sul medesimo territorio, delle reti di economia solidale e dei gruppi di acquisto solidale;
- dalla presenza di attività di coltivazione, allevamento, trasformazione, preparazione alimentare e agroindustriale svolte con il metodo biologico o nel rispetto dei criteri della sostenibilità ambientale, conformemente alla normativa europea, nazionale e regionale vigente;
- dall’essere biodistretti e distretti biologici, intesi come territori per i quali agricoltori biologici, trasformatori, associazioni di consumatori o enti locali abbiano stipulato e sottoscritto protocolli per la diffusione del metodo biologico di coltivazione, per la sua divulgazione nonché per il sostegno e la valorizzazione della gestione sostenibile anche di attività diverse dall’agricoltura.
Il presente bando, quindi, permette che l’individuazione dei distretti dei cibo possa essere operata dalla Regione, ferma restando la normativa in vigore per quanto riguarda i requisiti, tenendo conto delle richieste che provengono dal territorio.
Ulteriori informazioni su chi e come può operare la richiesta, recapiti a cui rivolgersi e documentazione relativa al bando al seguente link: https://bandi.regione.veneto.it/Public/Dettaglio?idAtto=4267&fromPage=Elenco&high=