“La Lessinia ha bisogno di un armistizio di pace per tornare quanto prima a vivere. Finché rimarranno gli steccati ideologici non potrà mai risollevarsi. È tempo di guardarsi negli occhi in maniera seria e responsabile”.
Lo afferma il consigliere regionale della Lega Alessandro Montagnoli, tra i firmatari della proposta di legge regionale che punta a riformare il parco della Lessinia. “La linea del Presidente della Regione Luca Zaia è molto chiara. È il primo che intende tutelare l’ambiente e il territorio, lo ha dimostrato con i fatti. Mettere in discussione quello che ha detto Zaia e quindi la proposta di legge significa prendere in giro la gente”, afferma Montagnoli, che sottolinea: “Personalmente ho grande rispetto delle persone che domenica scorsa sono andate alla marcia. Sono cittadini che meritano considerazione ed è anche per questo che abbiamo rivisto nei giorni scorsi il provvedimento insieme al presidente Zaia. Perché crediamo nel valore del confronto e abbiamo voluto fare un passo in avanti per cercare di distendere il clima pesante che si era creato nei confronti degli stessi abitanti, i quali meritano invece massima attenzione da parte di tutti”.
Il consigliere regionale assicura che dalla proposta di legge sono state tolte le aree contigue, al centro del contendere: “Chi continua a parlarne getta fumo negli occhi dei manifestanti. Come ha garantito in prima persona il Presidente Zaia la proposta sul tavolo della commissione è quella di chiedere al Consiglio regionale di limitarsi ad approvare solamente la ridefinizione dei confini corretti del Parco grazie alla georeferenziazione, demandando all’ente Parto ogni decisione futura per dare modo anche di eliminare le tensioni esistenti. Si tratta di un provvedimento che restituisce al Parco 50 nuovi ettari in più rispetto agli attuali. Il Parco quindi cresce e non viene ridotto. Inoltre verranno individuate risorse economiche per il nuovo piano ambientale, che servirà a rilanciare la Lessinia”.
Secondo Montagnoli “la Lessinia è un territorio meraviglioso che sta lentamente morendo sotto i nostri occhi”. Montagnoli fa quindi un appello “alle tantissime persone di buonsenso che hanno partecipato alla manifestazione e che amano veramente il Parco. Finché siamo in tempo fermate coloro che strumentalizzano la Lessinia. Chi si è proposto come vostro referente nelle istituzioni e a livello mediatico sta creando una contrapposizione che provoca gravissime tensioni”.
Il consigliere regionale prosegue: “Chiedere di ritirare del tutto la proposta di legge, anche a seguito delle importanti modifiche, significa inoltre calpestare le aspettative degli abitanti della Lessinia, dando il via libera ad uno scontro finale che avrebbe gravi conseguenze. Cancellare la proposta aumenterebbe inutilmente le tensioni, creando un’escalation da cui sarebbe poi impossibile uscire. Gli abitanti, compresi agricoltori, allevatori e proprietari di malghe hanno bisogno del nostro aiuto perché la situazione è diventata per loro insostenibile. L’aiuto di tutti, anche di coloro che hanno partecipato alla marcia”.
Montagnoli conclude: “Chi fa politica per il bene del territorio ha il dovere di trovare una soluzione e un compromesso tra due parti molto distanti tra loro. Chiedo quindi a tutti di fare un passo in avanti. La proposta verrà approvata e in un secondo momento sarà l’ente Parco della Lessinia a portare avanti un nuovo confronto, coinvolgendo i sindaci delle comunità e tutti coloro che amano questo splendido territorio, per portare nuove idee di sviluppo. Un territorio che merita rispetto e non più polemiche”.